L’organizzazione

La gestione del progetto è garantita dal capofila attraverso il ricorso a consulenti esterni con esperienza in ambito di management di programmi di cooperazione. La struttura di management prevede due ruoli di governo:

a) un project manager reclutato esternamente dal capofila;

b) una direzione scientifica in capo al soggetto attuatore del GIP Università di Nizza.

La struttura di management prevede inoltre i seguenti organi di governo:

  • il comitato di pilotaggio istituzionale che svolge una funzione di accompagnamento trasversale esercitando funzioni di indirizzo, monitoraggio e valutazione in itinere rispetto alle attività previste. Garantisce il corretto avanzamento dei lavori e la comunicazione tra i partner, cura i rapporti con l’Autorità di Gestione, controlla l’avanzamento delle spese e il rispetto dei vincoli e delle scadenze del Programma. Il comitato è costituito dai referenti di ciascun partner, soggetto attuatori e dalle figure di governo reclutate esternamente.
  • Una équipe tecnica per la progettazione e il coordinamento delle azioni di individuazione e accompagnamento. L’organo progetta e coordina le attività previste dalla WP3, cura gli scambi transfrontalieri, realizza gli strumenti, definisce e pianifica la formazione dei formatori, supervisiona la realizzazione delle sperimentazioni sul campo.
  • Due équipe tecniche per la progettazione e il coordinamento delle alleanze educative e dei percorsi per la perseveranza e riuscita scolastica. Gli organi coordinano le attività previste dalla WP4, curano gli scambi transfrontalieri, realizzano gli strumenti, definiscono e pianificano la formazione dei formatori, supervisionano la realizzazione delle sperimentazioni sul campo.
  • Team di docenti delle scuole per la sperimentazione dei percorsi di perseveranza e riuscita scolastica.
    La valutazione e il monitoraggio del progetto ricadono sotto la responsabilità del Comitato di Pilotaggio che si avvale di consulenti esterni, selezionati dal soggetto attuatore Università della Valle d’Aosta, per garantire il principio di terzietà.